Sultan Jalaluddin

Sultan Jalaluddin Khwarazm- جلال ‌الدین -Mendirman Jaloliddin-Ottomann Empire

Sultan Jalaluddin Khwarazm contro Genghis Khan / Jalaluddin Khwarazm Shah Cross Indo River

Jalal ad-Din Mingburnu (nome completo: Jalal ad-Dunya wa ad-Din Abul-Muzaffar Manguberdi ibn Muhammad), Manguberdi o Mangubarni (turco per "Dio-dato"), noto anche come Jalâl ad-Dîn Khwârazmshزh (جلال ‌اوردمم شاه), era l'ultimo sovrano dell'Impero Khwarezmiano della dinastia Anushtegin. Era il figlio maggiore di Ala ad-Din Muhammad II dalla moglie turkmena Aychichek.

Quando si seppe che Gengis Khan stava marciando verso Khwarazm, Jalal ad-din propose a suo padre di incontrare i mongoli in una battaglia decisiva vicino al Syr Darya. Tuttavia, Muhammad II faceva affidamento sulle sue fortezze ben fortificate e non radunò truppe, distribuendole invece tra le principali città del suo impero. Nel frattempo, i mongoli presero rapidamente una città dopo l'altra. All'inizio del 1220 Bukhara cadde, seguita da Samarcanda. Maometto iniziò a ritirarsi a ovest e, dopo una serie di battaglie infruttuose, rimase con un pugno di soldati e i suoi figli. L'enorme e indisciplinato esercito Khwarazmiano non fu in grado di sconfiggere il nemico, che era di numero molto inferiore.

La leggenda narra che Muhammad, che fuggì nel Mar Caspio, essendo malato terminale, raccolse i suoi figli: Jalal ad-Din, Aqshah e Uzlagh Khan e annunciò di aver nominato Jalal ad-Din come erede al trono, perché solo lui poteva affrontare il nemico. Convocando i figli minori all'obbedienza, appese la sua spada alla cintura di Jalal ad-Din. Pochi giorni dopo, Muhammad morì e Jalal ad-Din fu proclamato Khwarazmshah.

In seguito alla sconfitta di suo padre, Ala ad-Din Muhammad II da parte di Gengis Khan nel 1220, Jalal ad-Din Mingburnu salì al potere e si ritirò con le restanti forze Khwarazm, mentre era inseguito da un esercito mongolo e nella battaglia di Parwan, a nord di Kabul, sconfisse i mongoli.

A causa dell'invasione mongola, del saccheggio di Samarcanda e dell'abbandono dei suoi alleati afgani, Jalal ad-Din fu costretto a fuggire in India. Al fiume Indo, tuttavia, i mongoli lo raggiunsero e massacrarono le sue forze, insieme a migliaia di profughi, nella battaglia di Indo. Fuggì e chiese asilo nel Sultanato di Delhi ma Iltutmish glielo negò in ossequio al rapporto con i califfi abbasidi. Le città di Herat, Ghazni e Merv furono distrutte e massacrate dai Mongoli, per la sua resistenza o ribellione.