Erika Bartoli

Portfolio personale di Erika Bartoli

Sono nata il 30 agosto 1976 a Reggio Emilia e sono cresciuta a Bagnolo in Piano, un paesino della provincia, dove vivo tutt’ora. Ho frequentato un istituto tecnico per “Segretari d’azienda e corrispondenti in lingue estere” e la mia materia preferita era Dattilografia. Nel 1995 ho partecipato, tramite la scuola, al Concorso Europeo Studenti, “Protagonista la donna” con una poesia.Sono sempre stata una bambina introversa e a cui non piace stare al centro dell’attenzione; anche ora, davanti ad un pubblico, entro in panico e l’adrenalina mi fa annebbiare il cervello, per questo motivo ho sempre preferito vivere la mia poesia da sola, senza condividere, se non in poche occasioni.La prima poesia l’ho scritta a 8 anni, dedicata ad un cantante famoso che non nominerò. Da allora non ho mai smesso. Ho sempre annotato tutto su carta e non verbalmente, perché avevo paura di sbagliare e non essere compresa, cosa che mi accompagna tutt’ora.Per tanti anni sono stata dipendente di un’azienda nel campo dell’editoria, reparto prestampa, cioè la parte dell’impaginazione a computer. All’interno dell’azienda ho svolto tante mansioni, tra cui: dattilografa, centralinista, segretaria ufficio spedizioni, segretaria ufficio tecnico, impaginatrice macintosh.Nel 2016 e 2017 ho collaborato, scrivendo due articoli, con la redazione del giornalino del paese “Bagnolottanta”.Insieme alla scrittura ho sempre avuto la passione per il disegno e per i lavori manuali, in particolare l’uncinetto con cui creo di tutto; l’importante è che ci sia un lato fantasioso e creativo.Sono madre di due ragazze splendide di 20 e 14 anni, che hanno intrapreso gli studi in percorsi artistici. La più grande ha conseguito il diploma di disegnatrice orafa, mentre la piccola ha cominciato gli studi per diventare un’esperta di moda sartoriale. Entrambe le ragazze sono bravissime a disegnare, difatti la prima mi ha realizzato i disegni del logo, dell’immagine copertina e dell’immagine personale.Sono una persona estremamente empatica, un po’ pessimista, sbadata, con poca memoria e con un’anima bambina; i miei affetti dicono che vivo su un altro pianeta. Questa opportunità, che mi ha dato Dantebus, è per me davvero emozionante, proprio per il mio carattere, che ho sintetizzato molto nelle righe sopra. Solo pensare che chiunque avrà la possibilità di leggere un mio scritto, mi rende entusiasta e mi aiuta nel processo di confronto con me stessa, per avere più autostima.